La Malattia di Parkinson è una malattia neurodegenerativa caratterizzata da un disturbo progressivo e cronico, riguardante principalmente il controllo dei movimenti e l’equilibrio. Si stima che in Italia le persone affette da Malattia di Parkinson siano circa 230.000; la prevalenza della malattia è pari all’1-2% della popolazione sopra i 60 anni e al 3-5% della popolazione sopra gli 85 anni.
L’età media di comparsa dei sintomi è intorno ai 60 anni, ma il 5% dei pazienti può presentare una forma ad esordio precoce, prima dei 50 anni.
Secondo studi epidemiologici condotti in Europa e negli Usa, la malattia colpisce le persone di sesso maschile con una frequenza superiore di 1,5-2 volte rispetto alle donne.
I malati di Parkinson possono manifestare diversi sintomi, anche se i più caratteristici e riconoscibili sono i sintomi motori, come il tremore a riposo. La malattia si sviluppa in seguito alla degenerazione delle cellule nervose del cervello (neuroni) che producono dopamina, un neurotrasmettitore deputato al controllo dei movimenti.
Sintomi caratteristici
I sintomi della malattia di Parkinson si manifestano gradualmente e i principali sono:
- tremore, con interessamento iniziale di una mano o di un braccio
- lentezza dei movimenti
- rigidità muscolare.
Diagnosi
La diagnosi della malattia di Parkinson è prevalentemente clinica, vista l’assenza di un test specifico diagnostico; inoltre la sintomatologia può essere ricondotta erroneamente ad altre malattie neurologiche.
Obiettivi del trattamento
Ad oggi, non esistono interventi per la prevenzione e la cura della malattia di Parkinson. L’obiettivo del trattamento è quindi permettere alle persone affette di mantenere sotto controllo il più a lungo possibile i segni e i sintomi della malattia e, allo stesso tempo, minimizzare l’impatto degli effetti collaterali in modo da garantire una buona qualità di vita, con:
- farmaci che ripristinano i livelli di dopamina a livello cerebrale, in modo da riattivare il normale funzionamento dei neuroni e il movimento
- terapie non farmacologiche, come fisioterapia, attività fisica mirata (per esempio, nordic walking, tango-terapia), terapia logopedica
- terapie complementari, come aromaterapia e riflessologia
- monitoraggio dei sintomi con diversi dispositivi.
1 http://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.jsp?id=167&area=Malattie_del_sistema_nervoso